La diagnosi di cancro e le sue conseguenze portano con sé cambiamenti fisici, sociali, emotivi e psicologici che possono compromettere i rapporti con il partner, i figli, i colleghi di lavoro, gli amici.
Gli studi evidenziano che circa il 30% dei pazienti con diagnosi di tumore è affetto da ansia clinicamente significativa; la prevalenza di depressione varia dal 20% al 35%, e fino al 75% dei pazienti sviluppa distress psicologico.
Il distress è un’esperienza emozionale negativa molto comune tra i pazienti oncologici, dovuto alla malattia ed strettamente legato ai bisogni non soddisfatti del paziente.
Pur essendo reazioni fisiologiche l’ansia e lo stress non vanno sottovalutate, in quanto il disagio psicologico, se non riconosciuto e trattato, può incidere sui risultati clinici e sulla aderenza del paziente alle cure.
Se l’ansia, la paura, la preoccupazione e la rabbia sono intense e continue rivolgiti al tuo Oncologo e chiedi un supporto psiconcologico.
È stato rilevato che gli interventi psiconcologici possono determinare una significativa diminuzione del dolore, dell’ansia e della depressione con un miglioramento della qualità di vita e delle condizioni generali di salute.
Quindi…
Chiedi un colloquio con lo psiconcologo del reparto e racconta come ti senti e ciò che stai vivendo.
Lo psico-oncologo è la figura che nell’ambito del team multidisciplinare ha una formazione specifica per gestire in modo adeguato e personalizzato le emozioni che stai vivendo.
Regola d’oro: Fin dalla diagnosi, è possibile chiedere una consulenza specialista con uno psiconcologo chiedendo al tuo Oncologo se è presente nell’équipe o consultando la lista degli psiconcologi certificati della Società Italiana di Psico-Oncologia sul sito www.siponazionale.it