INSIEME ALLO PSICOLOGO
Suggerimenti per il caregiver
A cura della Dott.ssa Raffaella Manzo, Psicologa-Psicoterapeuta, Psiconcologa

“Caregiver è il nome con cui, in Oncologia, si definisce chi si prende cura di un paziente oncologico: genitore, figlio, partner, amico o collaboratore domenstico.
“Che si sia auto-candidato, che sia stato designato o assunto dalla famiglia di quest’ultimo, che sia solo o supportato da altre persone nello svolgere le sue funzioni di aiuto, è considerato figura cardine nei percorsi di cura e di assistenza. Impegnato a soddisfare più o meno direttamente i bisogni psicologici, sociali e assistenziali del paziente, spesso è prezioso alleato degli operatori sanitari”(1).
I caregiver sono fondamentali per il benessere del paziente e le cure fornite, d’altro canto sono essi stessi ad alto rischio di problemi
- di ordine fisico
- psicologico
- pratico
- sociale
- spirituale
Tutti questi aspetti sono in grado di incidere molto sulla qualità di vita della persona, della famiglia e anche sul livello delle cure fornite al paziente.
Prendersi cura di un proprio caro, malato di cancro, significhi rinunciare alla propria vita precedente, a favore di una“nuova vita”, caratterizzata dal sacrifici, essere costantemente disponibili e sintonizzati sui ritmi psicobiologici di quest’ultimo.
Tutti hanno riportato, come causa di stress, la difficoltà nel modulare e comunicare le proprie emozioni.
Le esigenze e le problematiche dei singoli caregiver sono molteplici, spaziando in aree diverse come quella organizzativa, sociale, psicofisica, pratica e spirituale, tutti aspetti in grado di incidere molto sulla qualità di vita della persona, della famiglia e anche sul livello delle cure fornite al paziente.
La vita di chi diventa caregiver cambia, così come cambia quella del paziente.
In un quotidiano costellato da sofferenza, responsabilità, tempo ed energie dedicate all’assistenza, nella mente del caregiver possono affacciarsi emozioni violente, difficili da esprimere, non sempre consapevoli, che alimentano vissuti di vergogna e colpa.
Le emozioni più frequenti che può vivere il caregiving sono :
- RABBIA
- PAURA DEL FUTURO
- SOLITUDINE
- COLPA
- IMPOTENZA
REGOLA D’ORO
Come possiamo aiutare chi aiuta?
Sono diversi i livelli di intervento psicologico a disposizione del caregiver oncologico: dalla psicoeducazione, rispondente ai bisogni di informazione, fino alla consultazione psicologica, con finalità diagnostica e di sostegno e alla psicoterapia, utile allo scopo di elaborare l’esperienza di malattia e di assistenza.
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(1)FOCUS “CAREGIVER IN ONCOLOGIA” PARTE III – Supportare il caregiver
Per approfondimenti FOCUS “CAREGIVER IN ONCOLOGIA” Maggio 2021 A cura di:
Alessandro Comandone, Stefania Gori, Fabrizio Nicolis
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